La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che il timore di divulgazione dei dati personali può fondare un diritto al risarcimento, anche senza prova concreta. È necessario dimostrare il danno subito e il nesso di causalità con la violazione del GDPR, indipendentemente dalla gravità del danno
Articolo di Valentina Zanni e Amal Souihel